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Centro storico

Montecatini Terme

La Città di Montecatini conserva molte e importanti testimonianze del genio creativo di Galileo Chini. 

Il primo edificio in cui Chini interviene è Il Padiglione dei Sali, progettato da Giulio Bernardini nel 1903 per essere adibito alla vendita dei famosi Sali Tamerici. Bernardini si ispirò per questo suo lavoro alle botteghe di un altro famoso centro termale: Bad Kissingen. Sulla facciata dell’edificio a un solo piano, furono posti quattro pannelli in grès realizzati dalla Manifattura Arte della Ceramica di Chini, nati per decorare il proprio padiglione all’Esposizione Internazionale di Arte Decorativa di Torino del 1902. Eseguiti da Domenico Trentacoste, i bassorilievi riportano quattro figure maschili rappresentanti l’attività del ceramista, nell’ultimo è raffigurato lo stesso Galileo in ascolto delle Muse. Galileo Chini dipinse l’interno con soggetti mitologici marini e la facciata nel sotto gronda con putti e essenze vegetali. 

Uno dei primi alberghi della città fu l’albergo La Pace, costruito nel 1870, che prometteva la pace in un periodo di continui conflitti. Nel 1901 fu trasformato nel Grand Hotel & La Pace, progettato sempre da Bernardini che chiamò Chini per decorare il grande soffitto del salone principale. Egli dipinse fluttuanti figure femminili, putti e alberi su un fondo blu brillante di grande raffinatezza, e più tardi realizzò anche la vetrata d’ingresso. 

Un’alta testimonianza della poliedrica attività di Chini sono le Terme Tamerici: prendono il nome dagli alberi che si trovavano in prossimità della sorgente d’acqua scoperta nel 1843, proprietà della famiglia svizzera Schmitz di Livorno. Nel 1902 lo stabilimento venne acquistato da Pietro Baragiola, che fondò la Società Nuove Terme. Gli architetti Giulio Bernardini e Ugo Giusti furono chiamati a progettare un nuovo stabilimento termale per il quale Chini realizzò decorazioni murarie, vetrate, ceramiche, lucernari, pavimenti e pannelli in maiolica policroma e a lustro, sviluppando in maniera personalissima la simbologia acquatica. 

Grazie alle sue Terme nei primi anni del ‘900 Montecatini viveva un grande fermento, era diventata una città alla moda e molto frequentata. Nel 1911 il Consiglio Comunale deliberò la costruzione di un nuovo Palazzo Municipale, ma lo scoppio della Prima Guerra Mondiale fermò i lavori, che ripresero nel 1918-19. 

Inaugurato nel 1920, in questo Palazzo Chini lascia una testimonianza importante: è da poco finita la guerra e nelle  pitture sul soffitto dello scalone principale Chini dà forma alle sue aspettative morali fondate sulla pace, il lavoro, la sapienza. Chini disegna anche il lucernario e i vetri che ornano l’edificio delle poste al piano terra del Palazzo.

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