Archivio Chini

L’Archivio Chini – oggi completamente consultabile on line – conserva la memoria del Maestro Galileo Chini, narrandoci la storia sua e della  “sua Versilia” attraverso documenti autografi, lettere, fotografie, filmati e in generale opere e materiale che appartennero sia all’artista, sia a coloro che fecero parte della sua cerchia.

L’Archivio è stato riordinato, inventariato e digitalizzato tra 2012 e 2014 e, mediante la ricostruzione della biografia di Galileo Chini, Eros Chini e Paola Polidori Chini, suddiviso in due fondi: l’Archivio Galileo Chini e l’Archivio Eros e Paola Chini.

I fondi dell’Archivio Chini

L’Archivio Chini on line è la restituzione virtuale del grande patrimonio culturale che  rappresenta nel suo composito polimorfismo l’opera dell’artista Galileo Chini, la sua attività e la sua vita in tutte le possibili proiezioni dinamiche. E’ organizzato secondo delle chiavi di ricerca aperte che permettono di navigare facilmente tra i diversi fondi e di approfondire ogni aspetto della carriera e della vita personale dell’artista.

Curatela

La Curatrice dell’Archivio Chini è Paola Chini Polidori, nipote dell’artista, che grazie alla sua costante presenza assicura è in grado di garantire l’integrità e l’autenticità delle collezioni, ma è anche il motore di iniziative e mostre che continuano a divulgare e celebrare il lascito di Galileo nel mondo dell’arte contemporanea.

Inventario e digitalizzazione

L’attuale organizzazione dell’Archivio in due fondi – Fondo Galileo Chini e Fondo Eros e Paola – è il frutto di un importante finanziamento erogato, dal 2012 al 2014, da Promo PA Fondazione con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, che ha visto coinvolto il Dipartimento di Storia, Archeologia, Arte e Spettacolo (SAGAS) dell’Università di Firenze  nella persona della prof.ssa Annantonia Martorano, che ha curato il riordinamento e l’inventariazione dei due fondi con la supervisione scientifica del Prof. Antonio Romiti.

ll Fondo Galileo Chini  rappresenta il cuore pulsante del progetto, contiene la produzione documentaria dell’artista (lettere, bozzetti, corrispondenza, fotografie…) e offre una visione completa del percorso artistico di Galileo Chini, dalle prime sperimentazioni alle opere della maturità, testimonianze della sua evoluzione stilistica e del suo impatto sui movimenti artistici, in particolare sul Liberty.
Il Fondo Eros e Paola Chini amplia l’orizzonte del corpus documentario con opere e documenti appartenuti ai discendenti di Galileo Chini, il figlio Eros e la nipote Paola Chini Polidori. Dallo studio delle carte attinenti a questo fondo è possibile ricostruire l’influenza e l’eredità artistica di Galileo Chini nelle generazioni successive, nonché una serie di documenti che mettono in luce il prezioso lavoro di comunicazione, disseminazione e valorizzazione operato dagli eredi.

L’Archivio è on line e consultabile.

L’Archivio Chini non è semplicemente una raccolta di oggetti; è un ponte tra il passato e il presente, un dialogo continuo che ci permette di immergerci completamente nell’universo di Chini. Ogni opera, ogni documento, ogni scritto è un tassello che ci aiuta a comporre l’immagine di un uomo che non ha solo lasciato un segno nel mondo dell’arte, ma che ha anche profondamente influenzato il tessuto culturale del suo tempo”.
Paola Chini, Curatrice dell’Archivio Chini