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Palazzo delle Muse – GAMC

GAMC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Lorenzo Viani”

Viareggio

G. Chini, Casa di Lido di Camaiore, olio su tela, GAMC ©️ Comune di Viareggio

Il Palazzo delle Muse ospita oggi la Biblioteca Comunale Guglielmo Marconi, la Biblioteca Multimediale Immagin@ria dei Ragazzi, il Centro Documentario Storico, la Collezione Carnevalotto e la GAMC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani.

La GAMC conserva due opere di Galileo Chini: un olio su tela ed un progetto urbanistico. Il dipinto è del 1928, la Casa di Lido di Camaiore. L’artista raffigura nella campagna quasi deserta la sua Casa delle Vacanze in Via Roma, con una piccola villetta che appare sullo sfondo. Una tela che racconta spazi sereni, una vegetazione ancora protagonista, e dove si percepiscono cieli marini attraverso la texture dei colori e il chiareggiare delle luci.   

Il disegno è il Progetto urbanistico per la nuova sistemazione della zona di Levante, o Progetto Nuova Viareggio, realizzato da Chini nel 1946/47.

Per rendere nuovamente vivo il territorio di Viareggio nell’immediato dopo guerra si decise di dare un impulso agli arenili della zona di levante, che erano tornati liberi dalla servitù del Balipedio. Si iniziò con la costruzione di una strada che collegasse, lungo la marina, Viareggio a Torre del Lago. I lavori iniziarono senza un progetto, e proseguirono fino all’intervento della Sovrintendenza di Pisa che bloccò tutto, costringendo l’amministrazione di Viareggio a indire un concorso internazionale. Data la destinazione della zona a scopo ludico-turistico si richiedevano vari impianti sportivi, edilizia residenziale, teatri, stabilimenti balneari, alberghi, il tutto “grandioso e signorile”, specificando peraltro l’obbligo di rispettare le bellezze naturali esistenti.

Il progetto di Galileo Chini fu presentato nelle sale del Kursaal sotto l’egida dell’Assessore ai lavori pubblici Dario Billet, dell’Ingegner Ario Morandi e di Alberto Sargentini e aveva queste specifiche: fra viale dei Tigli e il mare si sarebbe costruito un nuovo scalo ferroviario, un ippodromo per corse al trotto e uno per il trotto al galoppo, con stalle e prati per il riposo dei cavalli e abitazioni per gli stallieri, una scuola di Veterinaria, caffè e ristoranti, piscine di acqua dolce e salata, uno stadio Olimpico per gare di ogni sport, un grande Casinò, alberghi di lusso, impianti balneari con le ultime attrezzature e comodità, ma anche un villaggio marinaro che riportasse alla semplicità dei primi insediamenti sul mare, con trattorie tipiche e pescherecci. In più si auspicava la valorizzazione di Torre del Lago nel ricordo del grande compositore Giacomo Puccini.

Nonostante l’impegno e l’approvazione della municipalità di Viareggio il progetto non venne realizzato, anche per gli ingenti costi: certo avrebbe mutato completamente l’aspetto della zona, ancora oggi selvaggio per un lungo tratto. Nell’Archivio Chini si conserva la corrispondenza intrattenuta in quegli anni dall’artista con gli amministratori del Comune di Viareggio e con i dirigenti del Coni, per verificare l’effettiva possibilità di realizzare il progetto.

G. Chini, Casa di Lido di Camaiore, olio su tela, GAMC ©️ Comune di Viareggio

Approfondimento

Il Palazzo delle Muse, nato come Ospizio Marino per bambini malati di tubercolosi extrapolmonare (scrofolosi), sorse nel 1861 per volere del Dottor Giuseppe Barellai, costruito con i ricavi derivati dalla vendita delle opere d’arte offerte da numerosi artisti. Della raccolta delle opere fu promotore il pittore Stefano Ussi, che aveva conosciuto il Dottor Barellai durante la prigionia nella Fortezza di Theresienstad in Boemia, dove entrambi erano stati rinchiusi dopo la sconfitta di Curtatone e Montanara del 1849. Proprio perché i fondi per la costruzione vennero dall’arte, l’edificio fu chiamato da tutti Palazzo delle Muse. Il Palazzo si apriva su una piazza aperta davanti al mare, all’epoca Piazza Principe Amedeo, oggi Piazza Mazzini, la piazza è rimasta così, ariosa e aperta davanti al mare, per un decreto voluto proprio dal Dott. Barellai, che impediva di costruire o di ingombrare l’area. In tal modo il Palazzo veniva raggiunto da un’aria sempre salubre e mossa dal vento, che assieme al cibo migliore migliorava notevolmente la salute dei piccoli ospiti. L’edificio fu progettato dall’architetto fiorentino Giuseppe Poggi, che aveva partecipato a sua volta alla battaglia di Curtatone e Montanara. In seguito Poggi divenne famoso per l’ampliamento di Firenze e la realizzazione dei viali di circonvallazione e del viale dei Colli, del Piazzale Michelangelo, della Loggia e di altri Palazzi di Firenze. Il Palazzo delle Muse, dietro il quale si apriva all’epoca un grande giardino, ha un impianto architettonico semplice ed elegante, con bugnati, cornici marcapiano e una gronda su mensole; i corpi laterali sembrano rinserrare il corpo centrale, caratterizzato dal grande portale, dal balcone e dal finestrone sovrastante. L’effetto complessivo è di calma e semplice monumentalità.

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