Sabato 19 novembre 2022  alle ore 16 l’ Associazione TifernArte presenterà il restauro dell’”Annunciazione” opera dipinta da Galileo Chini nel 1902 nella Cappella Merlini Prosperini del Cimitero Monumentale di Città di Castello.

L’evento inizierà con una visita guidata per ammirare la lunetta restaurata, seguirà l’intervento del Presidente di TifernArte Marco Baldicchi e della restauratrice Sig.ra Germana Lolli, seguiranno dei cenni sulla figura del maestro Galileo Chini e sulla storia della famiglia Merlini Prosperini committenti dell’opera, a cura di Luigi Castori, vicepresidente.

Galileo Chini tra il 1891 e il 1909 ha dipinto sei lunette nel Cimitero Monumentale della nostra Città, due delle quali purtroppo sono andate perdute.

E’ un pittore da inquadrare nei movimenti culturali europei della fine dell’800 come quello della Secessione Viennese che ha contribuito in maniera importante ad introdurre in Italia il gusto internazionale dell’Art Noveau.

Nell’”Annunciazione” della cappella Prosperini, l’artista ripropone un’iconografia di chiara inspirazione dal Beato Angelico. l’Angelo e la Vergine vengono ambientati in un giardino dove si avvertono particolari di evidente adesione alle formule decorative dell’Art Nouveau.

Questo restauro è stato possibile grazie al prezioso e importante contributo del Comitato Italiano femminile sezione di Città di Castello a dimostrare che dove c’è unione d’intenti e sensibilità si possono ottenere straordinari risultati.

Con questo intervento Tifernarte corona il terzo intervento di restauro di opere del Chini presenti nel Cimitero Monumentale di Città di Castello, dopo “il Compianto dell’Angelo sul Cristo morto” (cappella dei Benefattori) realizzato grazie al generoso contributo dell’Associazione Palazzo Vitelli a Sant.Egidio” e del Comune e dopo la “SS.Trinità” (cappella Castori) sostenuto dalla stessa famiglia.

“Questo nostro territorio non ha nulla da invidiare ad altri più noti e le sue testimonianze artistiche sono di alto livello, con punte di eccellenza. Preservarne le testimonianze artistiche è un buon punto di partenza per sviluppare una sinergia tra  forze costruttive e amministrative, che crediamo serva a ricostruire un tessuto civico volto a creare un circolo virtuoso che porti le persone a riappropriarsi delle propria storia e delle proprie tradizioni. Cosa c’è di meglio che partire dall’arte? L’arte esprime ai massimi livelli il sentimento di una nazione, la propria identità. Quello che secondo noi occorre è un costante lavoro di ordinaria manutenzione del patrimonio storico-artistico, una pratica questa che limiterebbe gli interventi straordinari, e perciò più costosi, creando al contempo un cantiere permanente capace di generare un’economia diffusa. Si pensi ad esempio ai benefici che trarrebbero da un maggiore afflusso turistico gli alberghi, i ristoranti, le guide turistiche, come anche le tipografie e l’editoria, fino alle aziende che si occupano del virtuale; ai B&B, ai tecnici, ai restauratori e a tutto quello che gravita attorno a questo settore. Rivolgiamo un appello al Comune perché incentivi l’ART BONUS e a tutti quegli imprenditori e mecenati che intendano sostenere questo sforzo. TiferArte invita ad aderire all’Associazione per sostenere tutte quelle iniziative volte alla valorizzazione del ricco patrimonio storico-artistico altotiberino. Ricordo la possibilità di avere sgravi fiscali.

Nella la nostra città, in quel  periodo a cavallo tra otto e novecento, si sono affacciati artisti e intellettuali che hanno lasciato tracce importanti e goduto di un territorio stimolante e pronto a recepirli, che crediamo possa e debba tornare al livello che gli spetta, in Umbria e oltre. Un periodo carico di afflati sociali e artistici importanti, ancora secondo noi da valutare e rivalutare, dovuti anche a figure di alto rilievo nazionale, (due nomi su tutti Alice e Leopoldo Franchetti).

TifernArte e CIF sono molto lieti di restituire alla città e quindi al pubblico godimento, L’Annunciazione di Galileo Chini, opera di assoluto livello, reso possibile grazie a questi restauri.”

TifernArte